domenica 16 dicembre 2012
(Video Game) Devil May Cry: Il diavolo inglese
Per Capcom la fine dell'anno è stata all'insegna della comunicazione per l'oramai imminente Devil May Cry. Nei paragrafi successivi potete leggere il nostro penultimo provato basato sui primi cinque livelli di gioco, quelli anche testati a spizzichi e bocconi nei mesi precedenti. Un nuovo codice ci ha invece messo a disposizione una manciata di schemi avanzati: avevamo lasciato Dante con un arsenale di tutto rispetto, impegnato a distruggere la fabbrica che produce la bibita utilizzata da Mundos per tenere sotto scacco la mente degli umani, e lo ritroviamo nei meandri di quella stessa fabbrica pronto per continuare l'avventura. Proprio a cavallo di queste sequenze abbiamo testato alcune delle scene più interessanti mostrate finora, con una corsa contro il tempo all'interno di un enorme condotto dell'aria e poi la battaglia contro il demone Succube. La gigantesca larva ha provato ad eliminarci prima con il suo acido e poi, dopo aver distrutto i sostegni che ne mantenevano sospeso l'enorme corpo, durante una discesa in caduta libera conclusa con noi al sicuro su una piattaforma rialzata e lei triturata da una gigantesca ventola. Senza entrare troppo nei dettagli dei livelli successivi per non rovinare la sorpresa a nessuno, confermiamo la buona impressione iniziale per quanto concerne il design delle ambientazioni che, con la scusa della metropoli e del Limbo che si sovrappongono, si mescolano in un'estetica surreale a tratti davvero riuscita. Se prigioni sospese, palazzi decomposti e sventrati, metropolitane sottosopra ed enormi statue non bastassero, Devil May Cryci ha riservato anche una buona varietà nell'arsenale. La progressione del personaggio non è nulla di trascendentale, mettendo a disposizione una discreta selezione di nuove combo e mosse ma nulla di più, però presto alle due varianti della Rebellion, Arbiter e Osiris, si sono aggiunti anche i guanti Eryx. Questa potente arma demonica restringe il raggio d'azione di Dante ma aumenta i danni e soprattutto dispone di una versione caricata di ogni attacco, capace di sbilanciare gli avversari dandoci quell'istante necessario per prendergli il tempo e, ad esempio, portarsi alle spalle. Un sistema di combattimento già sufficientemente dinamico e rapido si arricchisce così di un ulteriore elemento che, per quanto non potrà certo mettere a tacere le critiche sollevate dagli appassionati più intransigenti della serie, aumenta ulteriormente la varietà di mosse eseguibili. Prima di mollare il controller abbiamo anche sbloccato la modalità Devil Trigger che, accumulata sufficiente energia, trasforma Dante e gli conferisce ulteriori poteri, rendendolo più forte e rallentando il volo dei mostri scagliati in aria. Il look del protagonista durante questi momenti di furia cieca contempla capello bianco e mantello rosso fuoco, un tributo al passato insomma. L'esperienza, almeno in questa sua prima parte, beneficia parecchio dalla selezione di un livello di difficoltà alto perché altrimenti il tasso di sfida si riduce eccessivamente e mancano gli stimoli a sperimentare quanto realizzato in termini di combat system da Ninja Theory. Nel corso del tempo il gioco si è evoluto, questo è indubbio; ci sono dei problemi tecnici e alcuni aspetti meno riusciti, come il doppiaggio, ma nel complesso si tratta di un'esperienza divertente e potenzialmente ricca di contenuti. Profondità e varietà dell'offerta andranno valutate in sede di recensione, oramai manca poco e per stemperare l'attesa potete godervi la nostra recente videoanteprima.
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